Batman, alias Bruce Wayne: miliardario, CEO, palestrato, playboy, filantropo… che ogni notte si veste da pipistrello per prendere a pugni il crimine. Perché? Da bambino ha visto i suoi genitori assassinati davanti ai suoi occhi.
C’è stress post-traumatico. C’è ossessione compulsiva. C’è disturbo antisociale della personalità. E c’è depressione. A palate.
Non lo diciamo noi, ma libri e analisi cliniche (“Che cos’ha Batman?”) scritti da psicologi che lo trattano come un paziente reale. La conclusione? Batman non combatte il male, combatte sé stesso. Trasforma il dolore in violenza.
All’esterno sembra avere tutto. Dentro, è vuoto. Infelice. Solo. Proprio come tanti uomini che non parlano mai di quello che hanno in testa.